Watch Me Bleed «Souldrinker» (2009)

Watch Me Bleed «Souldrinker» | MetalWave.it Recensioni Autore:
darklot »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1139

 

Band:
Watch Me Bleed
[Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Watch Me Bleed [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Watch Me Bleed [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Watch Me Bleed

 

Titolo:
Souldrinker

 

Nazione:
Germania

 

Formazione:
Chris Rodens :: Screams And Whispers
Markus Wenzel :: Growls And Grunts
Markus Pohl :: Guitars
Michael Vetter :: Bass
Steffen Theurer :: Drums

 

Genere:

 

Durata:
45' 45"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2009

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Ci sono momenti in cui è necessario chiedersi il perchè di determinate scelte, il perchè dello spremere fino all'osso un mercato che saturerà presto, invaso da migliaia di band che posseggono tutte lo stesso suono e che sfornano tutte gli stessi riffs; in ciò è ovvio che la qualità sarà altalenante e soprattutto che alla fine solo i migliori riusciranno a tirare avanti, quelli che avevano e avranno realmente qualcosa da dire. Questa premessa mi sembrava d'uopo per l'intorduzione dei Watch Me Bleed che potrebbero anche loro rientrare nel calderone del death-core che tanto fa mainstream ultimamente. Ho detto protrebbero perchè la realtà delle cose non è esattamente in questi termini, poiché con Souldrinker i ragazzi tedeschi dimostrano di aver imparato la lezione, forse dallo stesso mercato, e danno alle stampe un dischetto che riesce ad essere non ordinario in un ambito in cui già altri gruppi, decisamente più quotati di loro, hanno detto già detto tutto quello che c'era da dire. Non ordinari, dicevo, dato che il platter in questione è pieno di influenze che spaziano dal death al thrash (quello dei primi e grandissimi Anthrax per intenderci) imbastardito dall'hard-core della scena newyorkese, ma si può riconoscere anche qualcosa che apre le porte ad un metal classico di stampo moderno. Il tutto viene messo ben in evidenza da una produzione più che decente che riesce a bilanciare quella sorta di modernismo con una certa voglia di retrò; processo che rende in un certo qual modo la proposta meno pesante da digerire.
Nonostante tutto questo parlare però alla fine il disco c'è ma non c'è, nel senso che i brani si lasciano ascoltare ma si fa fatica ad arrivare in fondo poiché se è vero che le influenze si fanno sentire, è anche vero che si fa sentire anche una certa staticità di fondo dato che alla fine i brani tendono ad assomigliarsi l'uno con l'altro.
Altra pecca mostruosa è data da alcune parti vocali che davvero gridano vendetta tanto sono fuori posto e soprattutto inutili dato che non aggiungono niente al sound, piuttosto tolgono poichè vanno a rovinare il riffing sottostante.
Forse qualcuno deciderà di dare una possibilità a questi ragazzi e nonostante tutto credo che faccia bene anche perchè, come ho già detto non sono proprio il canonico gruppo death-core poichè inglobano molte influenze, ma manca ancora una certa capacità di giocarsele meglio queste influenze, mescolandole a dare un sound che sia personale e riconoscibile a primo ascolto. Non voglio usare paragoni un po' fuori luogo, data la differenza di genere, ma credo che l'esempio possa essere abbastanza esplicativo: prendiamo i Mastodon, rappresentano un gruppo in cui le disparate influenze vengono messe molto ben in evidenza ma a differenza dei Watch Me Bleed loro riescono ad amalgamarle molto bene creando qualcosa che sia fortemente personale, non innovativo ma sicuramente dotato di una forte impronta di personalità che spinge il gruppo al di là della mera classificazione di genere, mettendo anche l'ascoltatore in condizioni di poter apprezzare meglio il tutto.
Spero che un giorno anche questi cinque ragazzi riescano a fare in modo che le loro influenze si mescolino a dare un esplosivo cocktail musicale che sappia in un certo qual modo sbalordire chi ascolta; aspetto il prossimo lavoro, hanno bisogno di maturare ancora un bel po'.

Track by Track
  1. Rise 55
  2. Bloodred Rain 60
  3. SixSixSeven 60
  4. Where Darkness Hide 50
  5. The End of Everything 60
  6. Dead Sky Black Sun 65
  7. The Game is On 50
  8. Burn Down Hope 55
  9. All Red Roses Die 55
  10. Jack Hammer 60
  11. The Bleedin Chalice 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 45
  • Originalità: 55
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
59

 

Recensione di darklot » pubblicata il --. Articolo letto 1139 volte.

 

Articoli Correlati

News
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
Concerti